Il Cai all’opera per ripristinare i sentieri distrutti dall’alluvione in Emilia Romagna
Il Cai è in prima linea per il ripristino dei sentieri distrutti dalle tempeste che hanno travolto il mese scorso l’Emilia Romagna. Prima i volontari del Club Alpino Italiano hanno prestato aiuto per le priorità: ovvero ripulire le abitazioni e le strade dal fango, poi hanno iniziato a mappare la rete sentieristica dell’Appennino nelle province di Bologna, Ravenna e Forlì per individuare le criticità. I volontari delle sezioni di Bologna, Imola, Lugo, Faenza, Ravenna, Forlì e Cesena hanno dato e stanno danno il loro tempo e il loro lavoro per la mappatura delle aree critiche e quindi per ripristinare i percorsi escursionistici.
«I volontari delle nostre Sezioni hanno iniziato da due settimane una puntuale mappatura dei dissesti presenti nella rete sentieristica e sono già a buon punto. Il loro impegno e la loro dedizione mi riempiono di orgoglio – ha spiegato il Presidente generale del Cai Antonio Montani – Siamo a disposizione delle autorità competenti per la programmazione degli interventi di ripristino proponendo un elenco di priorità e, come sempre, per intervenire direttamente laddove l’entità dell’intervento sia compatibile con un impegno portato avanti a titolo volontario».
Nel frattempo è stato anche aperto un canale per raccogliere donazioni il cui ricavato sarà utilizzato per supportare queste attività.
«Sui sentieri i nostri volontari impegnati nei rilevazioni stanno lavorando fianco a fianco con diversi cartografi digitali professionisti – è il commento del presidente del Cai Emilia-Romagna Massimo Bizzarri L’utilizzo della “App del sentierista”, predisposta e messa a punto dalla Struttura operativa Sentieri e Cartografia del Cai per i Soci che in tutta Italia si occupano del monitoraggio e della manutenzione della rete escursionistica, permetterà di far confluire i dati raccolti nel Catasto Nazionale dei Sentieri, restando così a disposizione anche per necessità future».