Dani Arnold, una spedizione estrema tra il ghiaccio del Lago Baikal, video
Un spedizione estrema sopra il lago Baikal più profondo del pianeta. Dani Arnold, atleta del Team Pro di Mammut , ha intrapreso questa avventura con Martin Echser, Fredy Arnold, Thomas Monsorno e Lukas Kusstatscher. L’inverno siberiano ha messo a dura prova la spedizione con condizioni tanto difficili quanto affascinanti e che aveva l’obiettivo – tra gli altri – di aprire nuove vie di arrampicata.
A febbraio le temperature nella zona del Lago Baikal arrivano fino a -35 gradi, motivo per cui quasi nessun atleta aveva provato prima a scalare le cascate di ghiaccio del lago.
“In passato, le classiche destinazioni delle spedizioni alpinistiche, come la Patagonia, il Nepal e l’Alaska mi affascinavano molto. Oggi non sono più attratto solo dalle montagne, ma anche dal luogo in cui si trovano, dalle persone e dalla loro cultura – ha spiegato l’alpinista svizzero Dani Arnold – Ovviamente, so di essere un atleta ambizioso, e desidero aprire nuove e difficili vie di arrampicata. Progetti impegnativi come i record di free solo richiedono molte energie, soprattutto mentali, fino al punto di dover modificare il focus degli altri progetti”.
Dopo varie difficoltà date dalle condizioni estreme dell’inverno siberiano “il problema numero uno è stato il freddo, non è mai stato così difficile in nessun altro posto del mondo” e alla scarsa documentazione disponibile sull’area, il luogo giusto per scalare è stato trovato sull’isola di Olkohn. Arnold è riuscito a scalare dieci nuove vie di grado compreso tra WI5 e M8 *, lunghe fino a 40 metri.
La spedizione si è svolta tra il il 31 gennaio e il 12 febbraio 2020 nella Siberia Meridionale. La spedizione è iniziata a Irkutsk e la destinazione della spedizione sono state le scogliere dell’isola di Olkhon, isola centrale del Lago Baikal con montagne che raggiungono i 1.274 metri di altezza.