No allo sci, sarà il Natale di ciaspole e fondo?
la linea del Governo italiano che sarà ufficiale con il prossimo Dpcm che sarà in vigore il prossimo 4 dicembre è quella di non aprire gli impianti sciistici. Un no allo sci alpino che tuttavia potrebbe non voler dire che non si potrà sciare in alcun modo e, soprattutto, che non si potrà fare nessuna attività in montagna durante le Vacanze di Natale.
Le intenzioni del Governo, che in queste ore fa trapelare il no a deroghe per Natale e Capodanno oltre all’ormai praticamente certo no all’apertura di funivie e seggiovie, sono quelle di dare la possibilità alle seconde case. Sempre se si è in una regione Gialla e senza uscire dalla propria regione. Ovviamente se si è in una regione Rossa o Arancione non si può nemmeno uscire dalla propria città.
A questo punto si potrà fare sport individuali all’aria aperta, discipline tra le quali possono ricadere lo sci di fondo, le ciaspole, il trekking, etc.
“Se dovesse arrivare la neve naturale o si sparasse quella artificiale, le piste da fondo potrebbero già riaprire, Il problema è che potrebbero utilizzarle solo gli atleti di interesse nazionale FISI ed i residenti dei comuni in cui le piste si trovano. Noi speriamo nella fine della zona rossa e che si possa tornare a circolare tra comuni e regioni, altrimenti l’utenza sarebbe troppo limitata”, ha spiegato Fabrizio Lombard, Presidente dell’AVEF, Associazione Valdostana Enti Gestori Piste Sci di Fondo attraverso Faceebok.
Allo stesso modo, mantendo le distanze e con le opportune precazioni sarebbe possibile anche fare sci alpinismo, ciaspolate o il normale trekking.